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Il mito di Adone

Una delle storie affascinanti della mitologia greca è il mito di Adone: nato dal rapporto incestuoso tra la principessa Mirra e suo padre Cinira,sovrano di Cipro è sacerdote devoto della Dea venere. La principessa s’innamorò follemente di suo padre. Grazie ad una ancella riuscì a farlo ubriacare e con il volto coperto riuscì ha sedurlo e farlo finire fra le sue braccia. Al suo risveglio il sovrano scoprì il volto della ragazza e per poco non gli venne un colpo scoprendo sua figlia. Il re diventò furibondo, allora, la principessa per sfuggire all’ira di suo padre chiese aiuto agli dei che la trasformarono nel albero che porta il suo nome. La corteccia del albero si gonfiava sempre di più, dando segni di sofferenza, dal grembo della quercia ne uscì una creatura meravigliosa. La Dea venere sentendo dei vagiti, si ritrovò dinanzi ad un bambino, che accolse tra le sue braccia, chiamandolo Adone. Venere lo affidò per un periodo alla Dea Persefone. Il giovane cresceva diventando sempre più bello, tanto che la Dea se ne innamorò. Diventato adolescente, Venere decise di andarlo a trovare: rimase colpita da tanta bellezza che se n’è invaghì. Chiese a Persefone di restituirgli il ragazzo, ma la Dea non volle, le due iniziarono a litigare, tanto che dovette intervenire Zeus decidendo che il ragazzo avrebbe passato sei mesi con una e sei con l’altra. Venere passava tutto il suo tempo con Adone, trascurando persino il suo sposo Ares che se ne ingelosì. Il ragazzo era un abile cacciatore, questo preoccupava molto la Dea, tanto da raccomandargli sempre di stare lontano dai cinghiali. Allo scadere dei sei mesi Adone decise di non passare gli altri sei con Persefone nel regno degli inferi. Ella ci rimase malissimo. Un giorno mentre Venere era impegnata a discutere con Ares, il giovane era a caccia e sul suo cammino incontrò per la prima volta un cinghiale, con il suo arco tentò di ucciderlo, ma lo mancò, questo con un salto lo agredí,facendolo morire dissanguato. Le creature del bosco corsero a chiamare Venere, la Dea lo trovò in fin di vita, le sue lacrime si mescolarono con il sangue del fanciullo, dove nacquero dei bellissimi fiori chiamati anemoni. La sua anima volò dritta negli inferi per la gioia della bella Persefone, che finalmente lo avrebbe avuto tutto per se.

Adone statua realizzata dal grande Antonio canova

Pubblicato da Crimy

L'amore per la letteratura mi ha portato a essere costantemente aggiornata sull'arte e sulla scrittura. Benvenuti nel Mondo di Crimy

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